Recupero crediti all’estero: come si recuperano i crediti all’estero? Tutte le informazioni utili

27 Ottobre 2021

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La globalizzazione e il costante aumento del commercio internazionale portano grandi vantaggi a livello economico, ma anche criticità, come quella riguardante il recupero crediti all’estero, che si può rivelare complicata e costosa. Il recupero crediti estero si configura quindi come uno dei temi più delicati del settore, e, proprio per questo, noi di Fides vogliamo essere al tuo fianco non solo nelle attività operative, ma anche raccontando e introducendo una tematica così rilevante, proponendoti alcuni consigli utili da seguire, regole e normative riguardanti le modalità di riscossione di crediti esteri.

 

Come recuperare i crediti esteri: regole e consigli utili

Partiamo dal principio con una definizione: parliamo di credito internazionale nel momento in cui il debitore risiede o la cui azienda ha sede in un paese straniero. Questa situazione può creare molteplici problemi a causa di differenze tre le legislazioni dei due paesi e contratti poco chiari che rendono ostica la proceduta legale necessaria per citare in giudizio il debitore. In questi casi, rivolgersi a società di recupero crediti professionali come la nostra permette di essere maggiormente tutelati.

Cosa fare quindi per evitare di incorrere in situazioni spiacevoli e gestire al meglio i rapporti commerciali internazionali? Abbiamo riscontrato che, nella maggior parte dei casi, i crediti insoluti all’estero sono dettati da uno squilibrio contrattuale che tende a favorire un compratore straniero o, addirittura, dalla mancanza di un contratto.

  1. Innanzitutto, è bene ricordarsi di non concludere mai una vendita senza la sottoscrizione di un contratto, in quanto, senza un accordo scritto, le parti non specificano le regole applicabili al rapporto commerciale in caso di mancato pagamento. Di conseguenza, sarà più difficile provare l’esistenza del credito e non sarà possibile avviare un procedimento d’ingiunzione che permette di ottenere un provvedimento in tempi più brevi.
  2. Inoltre, vi consigliamo di inserire, all’interno del contratto di vendita, una clausola per stabilire la legge da applicare in caso di insoluti.

 

 

Come funziona il recupero dei crediti internazionali

Come procedere dunque per attivare il recupero crediti esteri?

  1. Il primo passo è inviare una diffida al debitore estero, attraverso un servizio postale estero.
  2. Se l’esito della lettera di diffida è infruttuoso, allora bisognerà passare a un’azione giudiziaria. In questo caso si aprono molteplici scenari a seconda del tipo di contratto, dall’ammontare del credito, dal paese sede del debitore e dal giudice. Quest’ultimo può essere italiano, comportando un procedimento simile a quello domestico oppure straniero e complesso rispetto a un’azione legale in Italia eseguita all’estero.

Il quadro che si presenta non è semplice, motivo per cui, per avviare una procedura di recupero crediti esteri è bene affidarsi a una società specializzata nel settore dotata di una rete di professionisti capaci di ottimizzare tutte le fasi necessarie per recuperare insoluti anche a livello internazionale.

 

Recupero crediti all’estero: più facile con la normativa europea

In questa prima panoramica è bene far cenno anche alla normativa sul recupero crediti internazionale. La legge italiana prevede che, in caso di insolvenze estere, si possa applicare l’articolo 57 del diritto internazionale privato. Secondo tale normativa, la legge applicabile è quella del luogo in cui l’obbligazione principale del contratto è eseguita.

Per quanto riguarda nello specifico i procedimenti europei per disciplinare le controversie civili e commerciali, segnaliamo alcuni provvedimenti normativi di cui tenere conto:

  1. Regolamento CE 1896/2006 con riferimento al procedimento europeo d’ingiunzione di pagamento
  2. Regolamento UE 805/2004 per il titolo esecutivo europeo per crediti non contestati
  3. Regolamento UE 655/2014 riguardante il sequestro conservativo su conti bancari

Queste regole comunitarie, alle quali l’Italia si è adeguata, permettono di facilitare il recupero dei crediti all’interno dell’Unione Europea, garantendo un servizio più veloce ed efficiente.

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